martedì 13 ottobre 2015

Pescare in Carinzia – due giorni da favola






                Molti di Voi, probabilmente, saranno già stati a pescare in Carinzia e, quindi, riterranno inutile magnificare la pesca in Austria,  ma se ci fosse qualcuno che ancora non ha varcato il confine per regalarsi qualche giornata di pesca, ebbene questo post è per loro.
Consigliamo il soggiorno presso l’Aktiv Hotel Gargantini in località Rosegg - Villach Land; l’accoglienza è meravigliosa e l’immagine della trota disegnata sulla facciata dell’albergo fa ben presagire.








L’Hotel offre varie opzioni di pesca, tutte ottime, con una qualità di pesce sopra la norma : Riserva Sorgiva, Riserva Huco fiume Drava, Fiume Gail o Fiume Moll, tutte acque in concessione all’Albergo.
Nel nostro breve soggiorno abbiamo potuto testare la Moll (a circa 40 minuti di auto dall’Albergo (direzione Villach e poi verso Mollbrucke) e la Riserva Huco sulla Drava (qualche chilometro dopo Mollbrucke).  
Devo dire che la Moll è sempre una grande sorpresa, in quanto, nonostante il freddo (9°), le nostre amate trote si sono dimostrate subito collaborative, offrendo a tutti e quattro delle meravigliose catture.
Prevalentemente abbiamo pescato a ninfa e, quando era possibile, nel tardo pomeriggio, anche a secca.
L’acqua era gelida e, quindi, dopo  5 ore di pesca ci siamo regalati un bel panino ed un bel caffè, preparato dalle abili mani del Professore.



Il pomeriggio (abbiamo pescato fino alle 19,00) è stato ugualmente proficuo, contraddistinto dalla quasi cattura di una trota di circa tre chili; Neddu ha provato in tutte le maniere a metterla nel guadino, ma la bestiona non ne ha voluto sapere e dopo circa 10 minuti, con un balzo fuori dall’acqua, si è slamata…. sigh sigh.




Dopo una bella dormita (si fa per dire: in quattro in una camera …), la mattina seguente, Alberto, figlio di Adriano Gargantini, ci ha portato a pescare nella riserva Huco sulla Drava e lì lo spettacolo è stato completamente diverso.




  Il professore ha avuto un’oretta di grazia, tirando su temolo dietro temolo; gli altri si sono dovuti accontentare, si fa per dire, di ottimi esemplari di trote (iridee e fario). Naturalmente sulla Drava non è stato possibile addentrarci in mezzo al fiume; la corrente era veramente forte e, cosa molto strana,  il fondo del fiume era abbastanza scivoloso. Anche qui abbiamo pescato a ninfa e a secca nelle prime ore del pomeriggio  e verso sera.




 I

 





Son stati giorni indimenticabili, non solo per le catture e per l’ambiente, ma anche perché ci ha permesso di passare qualche ora spenseriatamente con gli amici. Naturalmente mancava il nostro Presidente, ma nei nostri pensieri era sempre presente.

Che tristezza partire.



Un saluto a tutti