venerdì 6 novembre 2015

Da "Solo Mosca", si può imparare a costruire ... le mosche



PER GLI AFFEZIONATI CLIENTI DI "SOLO MOSCA", E’ INIZIATO IL CORSO DI COSTRUZIONE di MOSCHE ARTIFICALI

Prima di parlarne, però, è necessario presentare:

Alessandro Sgrani
Fiorentino, affascinato dalla pesca fin da bambino, entra nel mondo della mosca a 16 anni; il talento naturale, la guida di alcuni maestri e la passione per l’agonismo lo portano ad affermarsi in pochi anni. Nei venti anni di carriera agonistica Alessandro diventa un personaggio di spicco della Nazionale Italiana per un decennio, nonché, guida, collaboratore di una delle più importanti riviste sulla pesca a mosca con articoli sulle tecniche moderne, autore di interventi su portali web, creatore di DVD didattici, istruttore di numerosi corsi sulle tecniche sommerse. Tra i maggiori successi ottenuti brillano il titolo di Campione del Mondo a squadre nel 2011, Campione d’Europa individuale e Argento a squadre nel 2002 in Belgio, ancora Argento Europeo a squadre in Slovenia nel 2006, sempre nel 2006 Campione Italiano a squadre e nel 2009 diventa Campione Italiano Individuale dopo averlo sfiorato per tre volte conquistando il Bronzo.

Stefano Asirelli

Grande e appassionato pescatore con esperienza in tutte le tecniche di pesca, ma con un unico grande amore, la pesca a mosca che, pratica fin dall’inizio degli anni ottanta con ottimi risultati, un pioniere dell’agonismo divenuto la figura centrale della società Fly Fox di Firenze, un organizzatore e divulgatore instancabile già gestore di un negozio di pesca, collaboratore di riviste specializzate e distributori di settore. Gran pescatore, fine, preciso aperto ad ogni nuova evoluzione e tecnica, Maestro e punto di riferimento per tanti pescatori dell’area Fiorentina, sia principianti che non, sempre disponibile, soprattutto se si tratta di pesca e di vendere.
Questo immenso bagaglio di esperienza è stato messo messo a disposizione dei clienti di SoloMosca che, finalmente, hanno trovato un punto vendita fornito di una vasta gamma di prodotti di qualità e di tutte le migliori novità sul mercato.

Il negozio è in Via dell'Antica Posta 2/b a San Piero a Sieve (FI) – tel 055 8487067

La presentazione si è resa necessaria in quanto il corso è tenuto personalmente da Alessandro e Stefano, i quali, con molta pazienza, ci stanno insegnando tutte le tecniche di costruzione, necessarie a far nascere splendide, si fa per dire, imitazioni di mosche.
Partecipano al corso Neddu (Ape Maja), il Professore, il Contabile (io), Giacomo e Stefano.
Ci dispiace che il Clinico non partecipi, ma speriamo sempre in una Sua conversione.
Prima della lezione si gusta un’ottima pizza al ristorante Il Regolo, sempre a San Piero a Sieve, e poi, a fine lezione, si procede all’immancabile acquisto del materiale da costruzione; state sicuri che, a fine serata, Vi mancherà sempre qualcosa per rifare a casa quello che avete imparato.
Importante: anche se non hai l’attrezzatura (morsetto, forbici, fili di montaggio …), potrai comunque fare pratica, in quanto sul tavolo di costruzione troverai tutto l'occorrente.

All'inizio avevo deciso che non mi interessava costrurimi le mosche, ma poi ho assistito ad una lezione ed è scattata la molla. E' un'attività che consiglio a tutti, anche perché chiudendo la stagione di pesca su fiumi e torrenti, può essere l'occasione per passare quanche serata insieme agli amici. Inoltre una volta acquisite le tecniche di base, ci si può sbizzarire, entro certi limiti, a creare nuovi insetti.

Di seguito alcune foto della serata di costruzione

Il contabile (Io)
Da sn: Neddu, Giacomo, Stefano A., Stefano, Alessandro S. ed il Professore
Neddu
Il Professore
Giacomo con Stefano A.

mercoledì 4 novembre 2015

Tratto no kill del fiume Nera




Giornata sul tratto no kill del fiume Nera.

La tecnica regina nel fiume Nera, è la classica pesca a mosca secca; chi lo preferisce, però, ed io sono tra questi, può pescare anche a ninfa, cercando le trote nelle profonde buche o nei sottoriva; tenete ben presente, però, che il regolamento permette un solo artificiale e non è consentito l'uso di code affondanti e di piombi sul finale. Canna di nove piedi.
Il tratto no kill va da loc. Ponte di Piedipaterno (Comune di Vallo di Nera) a risalire per Km 7 circa fino a loc. Ponte (Comune di Cerreto di Spoleto) così suddiviso:
Settore A “valle”: dalla loc. Piedipaterno (Comune di Vallo di Nera) a risalire per m 2.100 circa.
Settore B: tratto che va dal Km 39.900 della S.S. 209 Valnerina a risalire per m 3.100 circa
Settore A “monte”: tratto che va dal Km 43.000 della S.S. 209 Valnerina a risalire per m 1.700 circa fino alla loc. Ponte.
Un permesso con validità giornaliera costa € 15,00, e va effettuato previo versamento tramite bollettino sul c/c 14265060, intestato alla Provincia di Perugia con causale: “permesso nera non kill”. Per il rilascio del permesso ci si deve rivolgere all’apposito chiosco, situato a Cerreto di Spoleto.

La nostra avventura iniziò alle 6,15 di mattina e verso le 9, con varie soste per esigenze corporali, raggiungemmo il nostro amico-maestro Stefano Asirelli, che, con il suo camper, era già lì dalla sera prima.
Fatti i permessi, ci fiondammo subito sul fiume che, devo dire, fu veramente generoso: splendide fario di varie misure. Il Clinico nell'occasione iniziò a pescare, con grande soddisfazione a ninfa.
Fatta una breve pausa a base di schiacciata con il prosciutto, all’ombra del camper di Stefano, continuammo a pescare fino a buio. La cena, poi, fu allietata dalla fantastica compagnia di Gloria, cuoca (spaghetti aglio, olio e peperoncino) e moglie del nostro incommensurabile maestro. Nell'occasione Neddu pensò bene di tagliare, insieme al pane, anche un suo dito.
La mogli ci rividero trascorsa la mezzanotte.

Una splendida giornata, trascorsa con gli amici, fatta di tanta pesca, ma anche di tante risate.
Di seguito alcune immagini che provano quanto detto finora.













Un saluto a chi ci segue.




 Da sinistra: il contabile (io), il clinico, neddu (detto anche Ape Maia), Stefano Il Maestro ed infine il Professore.

martedì 13 ottobre 2015

Pescare in Carinzia – due giorni da favola






                Molti di Voi, probabilmente, saranno già stati a pescare in Carinzia e, quindi, riterranno inutile magnificare la pesca in Austria,  ma se ci fosse qualcuno che ancora non ha varcato il confine per regalarsi qualche giornata di pesca, ebbene questo post è per loro.
Consigliamo il soggiorno presso l’Aktiv Hotel Gargantini in località Rosegg - Villach Land; l’accoglienza è meravigliosa e l’immagine della trota disegnata sulla facciata dell’albergo fa ben presagire.








L’Hotel offre varie opzioni di pesca, tutte ottime, con una qualità di pesce sopra la norma : Riserva Sorgiva, Riserva Huco fiume Drava, Fiume Gail o Fiume Moll, tutte acque in concessione all’Albergo.
Nel nostro breve soggiorno abbiamo potuto testare la Moll (a circa 40 minuti di auto dall’Albergo (direzione Villach e poi verso Mollbrucke) e la Riserva Huco sulla Drava (qualche chilometro dopo Mollbrucke).  
Devo dire che la Moll è sempre una grande sorpresa, in quanto, nonostante il freddo (9°), le nostre amate trote si sono dimostrate subito collaborative, offrendo a tutti e quattro delle meravigliose catture.
Prevalentemente abbiamo pescato a ninfa e, quando era possibile, nel tardo pomeriggio, anche a secca.
L’acqua era gelida e, quindi, dopo  5 ore di pesca ci siamo regalati un bel panino ed un bel caffè, preparato dalle abili mani del Professore.



Il pomeriggio (abbiamo pescato fino alle 19,00) è stato ugualmente proficuo, contraddistinto dalla quasi cattura di una trota di circa tre chili; Neddu ha provato in tutte le maniere a metterla nel guadino, ma la bestiona non ne ha voluto sapere e dopo circa 10 minuti, con un balzo fuori dall’acqua, si è slamata…. sigh sigh.




Dopo una bella dormita (si fa per dire: in quattro in una camera …), la mattina seguente, Alberto, figlio di Adriano Gargantini, ci ha portato a pescare nella riserva Huco sulla Drava e lì lo spettacolo è stato completamente diverso.




  Il professore ha avuto un’oretta di grazia, tirando su temolo dietro temolo; gli altri si sono dovuti accontentare, si fa per dire, di ottimi esemplari di trote (iridee e fario). Naturalmente sulla Drava non è stato possibile addentrarci in mezzo al fiume; la corrente era veramente forte e, cosa molto strana,  il fondo del fiume era abbastanza scivoloso. Anche qui abbiamo pescato a ninfa e a secca nelle prime ore del pomeriggio  e verso sera.




 I

 





Son stati giorni indimenticabili, non solo per le catture e per l’ambiente, ma anche perché ci ha permesso di passare qualche ora spenseriatamente con gli amici. Naturalmente mancava il nostro Presidente, ma nei nostri pensieri era sempre presente.

Che tristezza partire.



Un saluto a tutti