Giornata sul tratto no kill del
fiume Nera.
La tecnica regina nel fiume
Nera, è la classica pesca a mosca secca; chi lo preferisce, però, ed io sono
tra questi, può pescare anche a ninfa, cercando le trote nelle profonde buche o
nei sottoriva; tenete ben presente, però, che il regolamento permette un solo
artificiale e non è consentito l'uso di code affondanti e di piombi sul finale.
Canna di nove piedi.
Il tratto no kill va da loc.
Ponte di Piedipaterno (Comune di Vallo di Nera) a risalire per Km 7 circa fino
a loc. Ponte (Comune di Cerreto di Spoleto) così suddiviso:
Settore A “valle”: dalla loc. Piedipaterno (Comune di Vallo di Nera) a risalire per m 2.100 circa.
Settore B: tratto che va dal Km 39.900 della S.S. 209 Valnerina a risalire per m 3.100 circa
Settore A “monte”: tratto che va dal Km 43.000 della S.S. 209 Valnerina a risalire per m 1.700 circa fino alla loc. Ponte.
Settore A “valle”: dalla loc. Piedipaterno (Comune di Vallo di Nera) a risalire per m 2.100 circa.
Settore B: tratto che va dal Km 39.900 della S.S. 209 Valnerina a risalire per m 3.100 circa
Settore A “monte”: tratto che va dal Km 43.000 della S.S. 209 Valnerina a risalire per m 1.700 circa fino alla loc. Ponte.
Un permesso
con validità giornaliera costa € 15,00, e va effettuato previo versamento tramite bollettino sul
c/c 14265060, intestato alla Provincia di Perugia con causale: “permesso nera
non kill”. Per il rilascio del permesso ci si deve rivolgere all’apposito chiosco, situato a
Cerreto di Spoleto.
La nostra
avventura iniziò alle 6,15 di mattina e verso le 9, con varie soste per
esigenze corporali, raggiungemmo il nostro amico-maestro Stefano Asirelli, che,
con il suo camper, era già lì dalla sera prima.
Fatti i
permessi, ci fiondammo subito sul fiume che, devo dire, fu veramente generoso:
splendide fario di varie misure. Il Clinico nell'occasione iniziò a pescare, con grande soddisfazione a ninfa.
Fatta una
breve pausa a base di schiacciata con il prosciutto, all’ombra del camper di
Stefano, continuammo a pescare fino a buio. La cena, poi, fu allietata dalla
fantastica compagnia di Gloria, cuoca (spaghetti aglio, olio e peperoncino) e
moglie del nostro incommensurabile maestro. Nell'occasione Neddu pensò bene di tagliare, insieme al pane, anche un suo dito.
La mogli ci
rividero trascorsa la mezzanotte.
Una
splendida giornata, trascorsa con gli amici, fatta di tanta pesca, ma anche di
tante risate.
Di seguito
alcune immagini che provano quanto detto finora.
Un saluto a chi ci segue.
Da sinistra: il contabile (io), il clinico, neddu (detto anche Ape Maia), Stefano Il Maestro ed infine il Professore.
Esagerati
RispondiEliminaBelle foto
RispondiEliminaSono Vanessa ,abito al galluzzo e sono appassionata di pesca a mosca,non avendo molta esperienza nel lanciare la coda,avrei piacere che qualcuno di voi mi aiutasse a capire i segreti dell'arte di posare una mosca.
RispondiEliminaAvendo poco tempo ,possiedo un bar, qualcuno di voi è abbastanza vicino al galluzzo (Firenze) x poter scambiare due parole con me.grazie Vanessa
Sono Sabrina di Prato, anche io ho la stessa Tua passione e le foto di questi ragazzi mi hanno incuriosito molto. Avvertimi se qualcuno di loro si fa vivo con Te. sono su facebook a S. Stella.
RispondiEliminaRagazzi siete fantastici. Ma il Professore è sempre immerso nell'acqua ?
saluti
Sabrina
Ragazzi lo sapete che siete forti. Non trovo un blog sulla pesca a mosca così carino. Per Sabrina, se vuoi possiamo vederci, è così difficile trovare una ragazza che come me ama la pesca a mosca. Io lavoro al Galluzzo al Bar La C. (non so se si può fare pubblicità). Ragazzi venite anche voi a trovarmi. Devo comprare una canna nuova da lago, Professore cosa mi consigli.
RispondiEliminaVanessa